Perché il consumatore consapevole ha più di un olio in dispensa

Si può affermare con sicurezza che un olio “migliore” non esiste. Esiste piuttosto l’olio che soddisfa i propri gusti e si abbina al meglio con i piatti preferiti. Per scoprire l’olio perfetto per ogni ricetta e per il proprio palato basta lasciarsi guidare dalla curiosità, potendo scegliere tra le oltre 500 varietà di olive che l’olivicoltura italiana ci regala.

Nonostante l’ampia varietà di profili sensoriali offerte dal patrimonio genetico del nostro paese, la maggior parte dei consumatori, nel selezionare un olio, non tiene conto dell’abbinamento con il cibo e opta per un prodotto dal gusto standardizzato, invece di scegliere un prodotto che potrebbe valorizzare al meglio il sapore della ricetta.

Solo pochi consumatori, attenti, consapevoli e curiosi di sperimentare in cucina con differenti abbinamenti, si rivolgono al mercato degli oli artigianali, preferendo oli il cui profilo organolettico riflette l’essenza del territorio di provenienza.

È necessario un cambio di prospettiva: bisogna imparare a considerare l’olio non solo come un semplice condimento accessorio al piatto, ma come un vero e proprio ingrediente delle nostre ricette. Integrandosi nel piatto, l’olio non solo ne ridefinisce il sapore, ma lo arricchisce con sfumature diverse a seconda della varietà scelta. 

La scelta dell’olio più adatto alla ricetta dovrebbe diventare un’abitudine per il consumatore, proprio come lo è l’accostamento del giusto vino a una deliziosa pietanza. Ogni consumatore attento e consapevole dovrebbe quindi avere nella propria cucina più di una tipologia di olio artigianale, così da poter apprezzare al meglio le caratteristiche sensoriali dell’olio nei vari abbinamenti.

Gli oli artigianali, proprio in virtù delle loro caratteristiche organolettiche, possono essere adoperati in un’ampia gamma di ricette, regalando emozioni uniche al palato. Come condimento a crudo, per cotture brevi o lunghe, in forno, per fritture e anche per la preparazione di dolci. Diverse tipologie di preparazioni e differenti combinazioni d’ingredienti richiedono varietà d’olio specifiche. 

La cucina di un gourmet dovrebbe essere fornita di almeno tre tipi di olio dalle diverse intensità di fruttato. Un’intensità che è racchiusa nei sentori tipici dei diversi oli DOP e IGP e nelle sensazioni aromatiche caratteristiche dei diversi territori.

Con oli di diversa intensità è infatti possibile sperimentare con gli abbinamenti ed esaltare il piatto secondo il proprio gusto: delicato – come l’olio ligure o del Garda, erbaceo e con note aromatiche – come gli oli di Toscana e Umbria, dalle note più amaricanti e pungenti – come quello pugliese.

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