È noto a tutti che favorire un regime alimentare sano è essenziale per godere di buona salute.
L’olio extra vergine, prodotto simbolo della dieta mediterranea, ha un’azione sull’organismo che va ben oltre l’apporto di sostanze grasse essenziali: l’alto livello di acido oleico e le proprietà dei così detti “componenti minori” lo rendono, a tutti gli effetti, un “alimento” funzionale con azione “nutraceutica” (termine che deriva dalla unione delle parole “nutrizione” e “farmaceutica”). Tanto che la Food and Drug Administration (FDA – l’ente governativo Usa che vigila sulla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici venduti sul mercato statunitense) ha, di recente, riclassificato l’olio di oliva da alimento salutare ad alimento medicinale.
Tra i tanti effetti benefici che l’olio extra vergine di oliva esercita sull’organismo ci soffermiamo, per esigenze di brevità, su quelli riconducibili ai 3 claim salutistici che l’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) consente di citare in etichetta:
1 – “La sostituzione nella dieta dei grassi saturi con grassi insaturi contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. L’acido oleico è un grasso insaturo”.
L’olio extravergine è composto per la maggior parte da lipidi (99,9%) i quali sono ricchi di acidi grassi, in particolare di acido oleico (negli oli di qualità supera il 70/72% della composizione acidica totale), un grasso monoinsaturo che è in grado di regolare i livelli di colesterolo (riduce il livello di colesterolo LDL, “cattivo”, rispettando il livello del colesterolo HDL, “buono”) agendo quale fattore di prevenzione di diverse patologie cardiocircolatorie.
2- “La vitamina E contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”
(questa indicazione può essere riportata in etichetta solo per oli con più di 80 mg/kg di vitamina E)
L’indicazione si riferisce alla presenza nell’olio extravergine di oliva di vitamina E (α-tocoferolo).
Oltre all’azione vitaminica l’α-tocoferolo svolge un importante ruolo come antiossidante a vantaggio di tessuti e cellule, in particolare del loro stato d’invecchiamento.
Va ricordato che la presenza di vitamina E nell’olio extra vergine di oliva è molto variabile in quanto altamente correlata a fattori pedoclimatici, alle pratiche agronomiche, alle cultivar impiegate e allo stadio di maturazione delle olive al momento della raccolta.
3- “I polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo”
(questa indicazione deve essere accompagnata dall’informazione che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva)
I polifenoli sono sostanze antiossidanti che esercitano un’azione protettiva sul colesterolo LDL e sulle membrane cellulari, garantendo una difesa contro l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie e la formazione di alcuni tumori.
Mentre le precedenti due indicazioni possono essere riportate in etichetta anche nel caso di altri oli vegetali di largo consumo purché, in accordo a quanto stabilito dal Reg. Ce 1924/2006, siano ricchi in acidi grassi insaturi (quali il cartamo, il girasole, canola) e/o vitamina E, questo claim è specifico dell’olio extravergine di oliva. Ad eccezione dell’olio extravergine di oliva, infatti, tutti gli altri oli vegetali di largo consumo per poter essere commercializzati devono per legge essere sottoposti ad un processo di raffinazione che distrugge questo prezioso componente.
Considerato che l’olio extravergine di oliva oltre a far bene conserva la fragranza del frutto dal quale viene estratto esclusivamente con mezzi meccanici non resta che raccomandarne il suo utilizzo!