Colline a perdita d’occhio, terra e clima accoglienti, strade che incontrano badie e attraversano filari di cipressi in un itinerario di occasioni per il buon vivere… Questa è la Toscana del vino e dell’olio d’eccellenza.

L’olivicoltura in Toscana vanta una tradizione secolare tenuta ancora oggi viva dagli olivicoltori che praticano la loro arte nel rispetto della natura. Ogni anno il Consorzio dell’Olio Toscano stabilisce il periodo migliore per la raccolta in funzione dell’andamento della stagione. I frutti vengono quindi raccolti direttamente dalla pianta a mano, secondo la tecnica d’un tempo, oppure con appositi macchinari progettati per non rovinare né l’albero né l’oliva.

Qui l’ulivo ha potuto prosperare grazie alle favorevoli condizioni ambientali – in Toscana il clima è mite, la terra fertile e si trovano gli ampi spazi necessari alle piante d’olivo per crescere – e grazie anche alle attenzioni dell’uomo, che nel tempo ha selezionato le varietà d’oliva più resistenti e con la miglior resa in olio. Sono ben 80 le qualità di oliva coltivate oggi in Toscana. Tra queste, le più diffuse sono le cultivar Frantoio, Moraiolo e Leccino dalle quali si ottiene un olio d’oliva noto e apprezzato in tutto il mondo.

L’olio toscano IGP: profumo, sapore e anima della Toscana

L’olio extravergine IGP Toscano nasce dalla miscela delle cultivar Frantoio, Moraiolo e Leccino.

È un olio avvolgente e dal gusto speziato che rispecchia l’anima più schietta, antica e orgogliosa della Toscana. Per questo è tutelato dall’Indicazione Geografica Protetta fin dal 1998.

Soltanto le bottiglie di olio extravergine di oliva toscano prodotto interamente – raccolta, spremitura e imbottigliamento – all’interno dei confini regionali possono fregiarsi del marchio IGP, garanzia di qualità e autenticità.