PrimOli: la cultura DOP e IGP,
prima della norma

Dal 1988 PrimOli porta avanti un pensiero che il tempo ha trasformato in norma. 

La tipicità non è un concetto legato all’immaginazione e alla comunicazione. 

La tipicità è il carattere che si costruisce sul profondo legame di diversi fattori: per l’olio è l’equilibrio fra varietà degli ulivi, condizioni climatiche, tecniche di coltivazione, raccolta e trasformazione, nel rispetto delle tradizioni e delle esperienze locali.

La stretta collaborazione con alcune importanti realtà produttive insediate nelle più prestigiose zone d’origine è per PrimOli, da quasi quarant’anni, lo strumento per affermare un concetto di qualità che non si esaurisca nei tradizionali parametri ma accolga la tipicità come sintesi tra tutti quegli elementi (ambientali, agronomici e umani) che testimoniano i valori di una comunità fatta di terra e di memoria. 

I primi passi del marchio PrimOli anticipano, quindi, il concetto di qualità come espressione del prodotto tipico, un concetto che di lì a poco sarebbe stato il fondamento delle norme europee su DOP e IGP.


DOP e IGP: cosa significano

Introdotti nel 1992, DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica protetta) sono marchi di tutela giuridici attribuiti dall’Unione Europea ai prodotti agricoli e alimentari le cui caratteristiche qualitative dipendono in maniera esclusiva dal territorio in cui sono prodotti. 

La normativa favorisce e nello stesso tempo si ancora allo sviluppo di una filiera agricola in grado di portare reddito al territorio e di valorizzarne le peculiarità. 

Sia la DOP che l’IGP sono certificazioni su base volontaria. Il produttore decide in autonomia di sottoporre i propri prodotti al giudizio di un ente terzo riconosciuto ed indipendente che ne attesterà la conformità ad un predefinito disciplinare di produzione e a prestabiliti standard qualitativi.

I vantaggi naturalmente saranno sia per il produttore, in quanto potrà fregiarsi di un prestigioso riconoscimento di qualità e tipicità, che per il consumatore che potrà fare scelte consapevoli e acquistare prodotti dalla provenienza certificata. I bollini giallo e rosso (DOP) e blu e giallo (IGP) che caratterizzano le designazioni protette, ben riconoscibili sullo scaffale del supermercato, sono, infatti, per il consumatore la garanzia dell’origine e della qualità del prodotto.


DOP e IGP nell’olio

Con oltre cinquecento varietà di olivo, l’Italia ha il primato della biodiversità olivicola. Ne consegue che sia il paese più rappresentativo a livello comunitario e mondiale per numero di designazioni d’origine in campo oleario. 

Sono, infatti, ben 46 i prodotti che possono vantare questo riconoscimento: 42 DOP e 4 IGP, anche se il loro numero è in continua evoluzione perché all’elenco si aggiungono nuovi prodotti man mano che vengono approvati i disciplinari presentati prima in ambito nazionale e in un secondo momento a livello europeo.

Per ottenere la certificazione DOP o IGP, un prodotto deve rispettare quanto prescritto nei singoli Disciplinari di Produzione. Nel caso degli oli extra vergine di oliva, i Disciplinari indicano le zone consentite di produzione e le varietà di olive che possono essere utilizzate, in quanto tipiche della zona, e in quali percentuali. Stabiliscono, inoltre, le caratteristiche di coltivazione, il periodo entro il quale effettuare la raccolta, le modalità di oleificazione e come deve essere designato e presentato al consumo il prodotto finito. Per ciascuna DOP e IGP sono, infine, riportati i parametri analitici da rispettare e il profilo organolettico corrispondente.

PrimOli propone un’ampia gamma di oli extravergine prodotti e imbottigliati nelle più prestigiose zone olivicole italiane, tutti contraddistinti dalla certificazione comunitaria DOP/IGP. 

In particolare le denominazioni in catalogo sono 8, da Nord a Sud: 


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