Stima Campagna Olearia 2020/2021

A pesare sul risultato complessivo è soprattutto la situazione del Sud Italia, la cui produzione è stata condizionata negativamente dal fenomeno fisiologico dell’alternanza, dopo l’annata di carica dell’anno passato.

È da rilevare una situazione opposta nelle regioni del Centro Nord, dove si è registrata un’abbondante fioritura confermata da una “carica” di frutti, anche se, purtroppo, con rese in olio ben al di sotto delle medie.

Grazie a condizioni meteo favorevoli e a limitati attacchi di mosca olearia è attesa una qualità eccellente in tutti gli areali.

Per ciò che riguarda gli altri paesi comunitari,  le stime del C.O.I. – Consiglio Oleicolo Internazionale – prevedono un calo fisiologico sia in Grecia (produzione attesa: 265.000 t., -3,6% rispetto alla scorsa campagna olearia) che in Portogallo (produzione attesa: 100.000 t., -28% rispetto alla scorsa campagna olearia) e una crescita consistente in Spagna, anche se non all’altezza delle aspettative a causa della scarsa piovosità (produzione attesa: 1,59 milioni di t., +42% rispetto alla scorsa campagna olearia).

La maggior produzione in Spagna controbilancia ampiamente il calo degli altri paesi UE (la crescita complessiva attesa è pari al 16%).

Nei paesi extra UE, al contrario, il bilancio complessivo è previsto pesantemente in calo a causa di una produzione in Tunisia di 120.000 t., pressoché dimezzata rispetto alla scorsa campagna olearia (-65,7%).

A livello mondiale la produzione stimata dal  C.O.I. si attestata sui 3,197 milioni di t. che equivalgono, all’incirca, a quanto prodotto la scorsa campagna olearia.

                                                                                     Produzione mondiale di olio di oliva di pressione (migliaia di tonnellate)